Luigi Serralunga elegge a proprio allievo prediletto, nonché erede universale dei propri beni, Ettore Fico che custodisce dalla sua morte un corpus di oltre duecento opere del maestro tra olii, pastelli e disegni. Luigi Serralunga (1880-1940), a sua volta allievo di Giacomo Grosso, appartiene alla scuola piemontese che ha operato tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento.
La sua pittura, impregnata di influenze tardo impressioniste e veriste a cavallo tra Simbolismo e Liberty, è spesso descrittiva e densa di particolari aneddotici resi però con una pennellata rapida e gestuale, fluente e materica e i soggetti, perlopiù femminili, inquadrano bene il gusto borghese dell’epoca.
Nel Fondo Luigi Serralunga, oltre alle suddette opere, vengono conservate le lettere, le fotografie, i cimeli e molti oggetti appartenuti alla famiglia del Maestro nonché alcuni appartenuti a Giacomo Grosso. Tutte le opere sono state oggetto di una campagna di restauro presso lo Studio Antonio Rava di Torino e, nell’estate del 2010, è stata allestita, nei locali storici di Villa Giulia a Verbania, la sua prima, grande e più completa mostra antologica.