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2019

Filippo Berta

Sulla retta Via

a cura di: Claudia Löffelholz
date: da novembre a febbraio
orari: da mercoledì a domenica 11-19

La performance Sulla retta via, realizzata da Filippo Berta nel 2014 e ora esposta nel project-space del Museo Ettore Fico, mostra una fila di persone che si muove lungo il bagnasciuga di una spiaggia deserta.

Ciascuno è concentrato sui propri passi provando a seguire il labile confine definito dalle onde, che creano una effimera traccia in cui si congiungono gli elementi, acqua e terra, uniti e separati nello stesso momento: il tentativo dei singoli individui, di comporre una linea perfetta sulla fila delle onde, è però un obiettivo che rimane irraggiungibile visto che la forma ricercata si spezza di continuo.

Questa impossibilità è causata dai movimenti perpetui e irregolari del mare, che divengono una metafora suggestiva dell’impossibilità dell’uomo di trovare un equilibrio tra la propria indole intuitiva-emotiva, e il ruolo della società che ne condiziona e corrompe l’essenza individuale.

Questo stato di continua tensione sta al centro dell’analisi di Filippo Berta che indaga, tramite micro-narrazioni di performances messe in atto da persone comuni, quella particolare condizione umana che tra restrizioni, meccanismi e dinamiche della società svela un dualismo inconciliabile, qui rispecchiato.

L’essere umano viene (de)formato dalla società che penetra le coscienze individuali e condiziona i comportamenti mentali, indirizzando l’individuo verso ruoli standardizzati e verso una competizione intrinseca. Evidenziando la tensione e l’abisso esistenziale che nasce sulla base di questo dualismo, con il lavoro di Filippo Berta ci si avvicina quindi alla ricerca delle cause e delle condizioni di queste mutazioni, ma anche all’individuazione di una natura profondamente umana.

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