Archivio per: 2014

Per alcuni mesi, sui marciapiedi di Barriera di Milano, sono comparsi disegni magici, cerchi sull’asfalto realizzati con semplici gessetti. Fiori nel deserto, piccoli gesti di bellezza.

In mostra nelle sale di B-ARS, la caffetteria-bistrot del MEF, una serie di 8 “protocolli” di Alessandro Bulgini: documenti fotografici delle azioni realizzate dall’artista nello spazio urbano.

Giacomo De Vito nasce nel 1976 a Milano.

Nel 2006 si è diplomato in illustrazione allo IED, l’Istituto Europeo di Design. Da lì a poco le sue opere iniziano a palesare l’interesse per il cubismo e l’espressionismo, rimanendo caratterizzate da una spontaneità che conserva la brutalità dell’ispirazione. Nel 2010 si tiene la sua prima mostra personale, dal titolo “Maschere e Trasfigurazioni”, curata da Françoise Calcagno, mentre nel 2012 partecipa a “Lo Stato dell’Arte”, Padiglione Italia, Biennale di Venezia, a cura di Vittorio Sgarbi con la presentazione di Jean Blanchaert.

Le tecniche di cui si avvale sono l’acrilico e il pastello ad olio, impiegati sia su carta che su tela. Il linguaggio di De Vito privilegia i colori accesi, aspri, antinaturalistici, i volumi semplificati dai contorni pesanti, frutto di un segno aggressivo, irregolare, deformato. Le disarmonie e le alterazioni affermano un’estetica primitiva, rude, perturbata, volta ad esprimere la propria interiorità senza edulcorazioni o idealizzazioni.

Del 2018 è la mostra “Burning down the house” presso la Galleria Gli Acrobati a Torino, curata da Francesco Sena. Nella serie di lavori più recenti l’artista impiega anche la tecnica del collage, sovrapponendo alla pittura tessuti di vario genere.

Giacomo De Vito vive e lavora a Torino.

Le opere del duo torinese Alis/Filliol, allestite negli ampi e scenografici spazi del MEF, dialogano con le opere di Ettore Fico per creare un ponte tra pittura e scultura, tra moderno e contemporaneo, mettendo a confronto i diversi processi della produzione artistica.

Un corpus di oltre 250 opere inedite, provenienti dalle collezioni, allestite in una mostra antologica che percorre sessant’anni della produzione artistica di Ettore Fico.

La mostra propone gli aspetti più inediti e di ricerca del percorso del Maestro, dalle esperienze astratte a quelle più geometriche, dalle impressioni delineate dai sottili tocchi di colore puro alle pennellate materiche e informali.

Un’arte che affonda le radici in una dimensione legata alle straordinarie esperienze della pittura internazionale e a un’interpretazione degli oggetti e dei paesaggi permeata da un senso di poesia.